Anni ottanta del XX secolo - A.I.D.S. negli Stati Uniti

Anni ottanta del XX secolo

Negli anni ’80 del XX secolo si dovette fare i conti con l’epidemia dell’AIDS. La data ufficiale che segnò l’inizio dell’epidemia della Sindrome da Immunodeficienza fu il 5 giugno 1981.

L’AIDS e la lotta contro il pregiudizio

AIDS anni ’80

Il centro per il monitoraggio e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti identificò un’epidemia di pneumocistosi polmonare dovuta al virus dell’HIV in cinque uomini gay di Los Angeles. Benché inizialmente chiamarono la sindrome GRID,Gay-Related Immune Deficiency, le autorità sanitarie si accorsero ben presto che non v’era alcuna prova di un legame tra l’omosessualità e la trasmissione del virus. Gli studi accertarono che i rapporti sessuali ne spingevano l’espansione e che l’iniziale maggiore diffusione del virus nella comunità omosessuale era dovuto al minor uso di precauzioni, più diffuso tra le coppie eterosessuali per motivi anticoncezionali.

Articolo di un giornale italiano

Nell’opinione pubblica si diffuse la falsa idea che l’AIDS fosse correlato all’omosessualità, ciò grazie della propaganda di alcune Chiese. Diffusero la convinzione che la malattia fosse una “punizione di Dio” verso i gay. Ad alimentare questa idea ci fu la morte per Aids di diversi esponenti omosessuali del mondo della cultura e dello spettacolo.

Freddie Mercury.

Nel 1985 morì l’attore americano Rock Hudson, nel 1990 il pittore della Pop art Keith Haring, nel 1991 il cantante dei Queen Freddie Mercury, nel 1993 il ballerino di fama internazionale Rudolf Nureyev e l’anno successivo lo stilista Franco Moschino. Alla morte di Nureyev, il Times pubblicò in prima pagina un articolo sull’AIDS dal titolo “The lost generation”. Per tutti gli anni ’80 e fino alla metà degli anni ’90 l’AIDS divenne il tema principale da affrontare. Tutte le principali associazioni diedero vita a campagne che puntavano a promuovere l’uso del preservativo e combattere la falsa credenza che il virus colpisse solo omosessuali.

Rudolf Nureyev

I primi casi in Italia

In Italia, i primi casi di AIDS iniziarono a registrarsi nel 1985. E le istituzioni rimasero per lungo tempo indifferenti al problema. Solo nel 1988 fu emanata una direttiva del Ministero della Sanità che prevedeva il controllo delle sacche di sangue per la trasfusione. Nello stesso anno viene commissionata dal Ministero la prima campagna sull’AIDS. Ruolo fondamentale acquisirono le associazioni omosessuali che promossero campagne per l’uso del preservativo e cominciarono ad offrire servizi di assistenza alle persone sieropositive.

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